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.. ..BLS, BLS-D, PBLS  
 

Argomenti trattati:
- Catena della sopravvivenza
- BLS
- BTLS Infortunato con trauma
- PBLS infante e bambino
- BLS Donna in stato di gravidanza
- BLS-D con uso del defibrillatore (AED)


B.L.S. - Il BASIC LIFE SUPPORT (in italiano sostegno di base alle funzioni vitali), noto anche con l'acronimo B.L.S. è una tecnica di primo soccorso che comprende la rianimazione cardiopolmonare (in sigla RCP) ed una sequenza di azioni di supporto di base alle funzioni vitali.
Lo scopo di tale tecnica è quello di mantenere ossigenate le cellule cerebrali nonché quelle di tutto l'organismo. Con le insufflazioni si immette artificialmente aria nei polmoni e con il massaggio cardiaco sul torace si comprime il cuore al fine di creare un minimo di circolazione nell'apparato sanguigno.
Importante è la tempestività dell'intervento: dall'inizio dell'arresto cardio-circolatorio mediamente le probabilità di sopravvivenza diminuiscono del 7-10% ogni minuto; già dopo 4 minuti, in assenza di RCP, si riscontrano i primi gravi danni anossici cerebrali (morte delle cellule cerebrali -Neuroni ).

La catena della sopravvivenza
La sopravvivenza è strettamente dipendente dalla realizzazione ordinata di una serie di interventi; pertanto se una delle fasi di soccorso è mancante le possibilità di sopravvivenza si riducono.
La catena è formata da quattro anelli:
1. Chiamata al sistema di emergenza, (1.1.2.)
2. Inizio precoce delle procedure B.L.S.
3. Eventuale defibrillazione precoce (l'arrivo sul posto di un'equipe in grado di praticare la defibrillazione)
4. Inizio precoce del trattamento intensivo (da parte di personale medico e infermieristico adeguatamente formato)



Procedura B.L.S.:
La procedura B.L.S. che andremo a illustrare è quella di un operatore laico, un operatore autorizzato ad usare le tecniche di primo soccorso pur non essendo un medico.

Valutazione ambientale
All'arrivo sulla scena, prima di effettuare qualsiasi azione sul soggetto, il soccorritore deve accertarsi che la zona in cui agisce sia priva di pericoli che potrebbero pregiudicare la salute del soccorritore e dell'assistito. Per esempio, è necessario prestare la massima attenzione nell'accertarsi che non vi siano odori di gas o liquidi dannosi, che non siano presenti cavi elettrici sotto tensione a contatto con il soggetto o principi di incendio.
Nel caso in cui la zona non sia sicura è necessario contattare i soccorsi avanzati chiamando il numero di emergenza 1.1.2.
Se la zona è sicura allora è possibile continuare a procedere con le manovre B.L.S.

Valutazione dello stato di coscienza
Ora il soccorritore inizia la valutazione dello stato di coscienza.
Posti di fronte al corpo steso del soggetto; per evitare movimenti del collo dell'infortunato la persona deve essere scossa leggermente per le spalle e chiamata ad alta voce, specificando che è un soccorritore avanzato ad operare. Si noti che il solo stimolo vocale può risultare inutile in caso di persone sorde o con le vie acustiche occluse dall'acqua.
Se il paziente non reagisce allora la persona è definita incosciente e va fatta immediata richiesta a chi ci sta vicino di chiamare il numero unico di emergenza 1.1.2. specificando l'accaduto, il posto esatto dove ci si trova e chi si è un soccorritore specializzato "bagnino". Nel caso in cui il soggetto sia cosciente può essere comunque allertato il numero di emergenza al fine di controlli più accurati.
Valutata la mancanza dello stato di coscienza, si prosegue con le manovre di B.L.S.
La cosa che il soccorritore ora dovrà accertare è che la superfice su cui è posto l'assistito sia rigida. Non si può effettuare un B.L.S. se il soggetto si trova su un letto, su un lettino in spiaggia, su un materassino, sull'arenile asciutto (poiché le insufflazioni non avrebbero la dovuta efficacia il cuore non verrebbe opportunamente compresso),
in questa ipotesi sarà necessario spostare con la dovuta cautela il soggetto su un pavimento o sopra un fondo rigido. Ora occorrerà porre il soggetto in posizione supina (pancia in alto), allineare gli arti e la testa e scoprire il torace togliendogli gli indumenti, arrivando anche a strapparli.
Iniziamo ora la RCP:
1. C -> Compressions (MO.TO.RE. + Compressioni)
2. A -> Airway (pervietà vie aeree)
3. B -> Breathing (insufflazioni)

Fase 1 C: Compressions - Compressioni:
Il soccorritore valuta se sono presenti elementi che manifestino la presenza di circolazione interna: movimenti della persona, degli arti, colpi di tosse, respiro. La manovra è definita MO.TO.RE. (MOvimenti, TOsse, REspiro).
La ricerca di segni di circolo (MO.TO.RE.) non deve in alcun modo ritardare le operazioni di soccorso, per cui in caso di dubbio, si definisce che l'attività cardiaca sia assente.
Il bagnino (come soccorritore avanzato), contestualmente alla fase MO.TO.RE. dovrà sentire la presenza di battito cardiaco (polso carotideo). La percezione tattile del polso carotideo (premere con i polpastrelli di indice e medio sulla carotide, posta lateralmente al pomo di adamo), serve a capire se nel soggetto ci sia battito cardiaco. L'osservazione del MO.TO.RE. e del polso dovranno essere mantenuti per 10 secondi, contando ad alta voce.
In assenza di MO.TO.RE. e di polso è indispensabile iniziare la rianimazione cardio-polmonare R.C.P. (compressioni/insufflazioni). Se si è da soli a soccorrere si chiama in questo momento il 1.1.2.. Se i soccorsi sono stati già chiamati (perché non si è da soli), è importante confermare che c'è una persona in arresto respiratorio e senza segni di circolo.
• Il soccorritore si inginocchia a fianco del torace con la sua gamba all'altezza della spalla dell'infortunato.
• Colloca le mani direttamente sopra lo sterno, una sopra all'altra, al centro del petto. Il punto di contatto dovrebbe essere l'eminenza palmare, ovvero la parte più inferiore e vicina al polso del palmo, che si presenta più dura e posta in asse con l'arto. Per facilitare questo contatto può essere utile intrecciare le dita e sollevarle leggermente.
• Spostare il peso verso avanti, rimanendo sulle ginocchia, fino a che le spalle non sono direttamente sopra le mani.
• Tenendo le braccia dritte, senza piegare i gomiti, il soccorritore si muove su e giù con determinazione facendo perno sul bacino. Per essere efficace la pressione sul torace deve provocare un movimento di pressione di almeno cm5 per ciascuna compressione ma non superiore a cm 6. È fondamentale per la riuscita dell'operazione che il soccorritore rilasci completamente il petto dopo ogni compressione, evitando assolutamente che il palmo delle mani si stacchi dal torace causando un dannoso effetto di rimbalzo.
Il ritmo di compressione corretto deve essere da 100 a 120 compressioni toraciche al minuto (circa 2 ogni secondo).

Fase 2 A: Airway - Via Aerea:
Il pericolo che corre una persona incosciente è l'ostruzione delle vie aeree, anche la stessa lingua può cadere all'indietro e impedire la respirazione, a causa della perdita di tonicità della muscolatura. Si procede al controllo del cavo orale aprendo prima la bocca tramite la "manovra a borsellino" che si effettua ruotando assieme l'indice e il pollice sulla bocca del paziente. Se sono presenti oggetti che ostruiscono le vie respiratorie vanno rimossi, cercando di evitare di introdurre le dita dentro la bocca dell'infortunato e nell'impossibilità di fare altrimenti fare attenzione a non spingere il corpo estraneo ancora più in profondità.
Se nelle prime vie aeree è presente acqua o altro liquido (per esempio dopo un annegamento) bisognerà inclinare lateralmente la testa dell'infortunato per permettere al liquido di fuoriuscire (se traumatizzato o sospetto tale bisognerà ruotare su un fianco l'infortunato in modo da non muovere il collo). Una volta verificata la pervietà delle vie aeree cioè assenza di oggetti che possano ostruire il passaggio dell'aria si effettua l'iperestensione della testa, proprio per evitare un auto-soffocamento con la lingua. Per effettuare la manovra dell'iperestensione vanno poste una mano sulla fronte per portare indietro la testa e due dita sotto il mento per sollevarlo. La manovra di iperestensione non dovrà essere violenta né brusca (il collo è molto delicato), ma dovrà comunque essere efficace. La posizione di iperestensione va sempre mantenuta.

Fase 3 B: Breathing - Respirazione:
• Dopo le 30 compressioni è necessario praticare 2 insufflazioni con la respirazione artificiale. La testa va mantenuta iperestesia (giacché una scorretta posizione delle vie aeree espone la vittima al rischio che entri aria nello stomaco, provocando così facilmente rigurgito), il soccorritore chiude il naso con una mano mentre estende la mandibola con l'altra per mantenere la bocca aperta. Si noti che, dimenticando di chiudere il naso, l'operazione risulterà completamente inefficace. (VEDI FILMATO BLS clicca QUI')
La respirazione bocca a bocca comporta l'insufflazione forzata di aria nel sistema respiratorio dell'infortunato, con l'ausilio di una mascherina o di un boccaio. In caso di mancanza, un fazzoletto di cotone può essere impiegato per proteggere il soccorritore dal contatto diretto con la bocca dell'infortunato. Le nuove linee guida del 2015 mettono in guardia il soccorritore dai rischi dell'iperventilazione: aumento eccessivo della pressione intratoracica, rischio di insufflazione di aria nello stomaco, eccessivo ritorno venoso al cuore; per questa ragione le insufflazioni non devono essere eccessivamente energiche, ma emettere una quantità d'aria non superiore a 500–600 cm³ (mezzo litro, in un tempo non superiore al secondo). In ultimo va ricordato che l'aria inspirata dal soccorritore prima di insufflare deve essere il più possibile "pura", e cioè contenere la più alta percentuale possibile di ossigeno: per questo tra un'insufflazione e l'altra il soccorritore dovrà alzare la testa per inspirare a una distanza sufficiente perché non inspiri l'aria emessa dalla vittima, che presenta una densità di ossigeno minore.

• Ripetere il ciclo di 30:2 per un totale di 5 volte controllando alla fine se esistono segni di MO.TO.RE. , ripetendo la procedura senza mai fermarsi, tranne che per esaurimento fisico o per l'arrivo dei soccorsi.
• Se invece i segni di MO.TO.RE. ritornano presenti (la vittima muove un braccio, tossisce, muove gli occhi, parla ecc.), occorre tornare a valutare per 10 sec. il MO.TO.RE. contestualmente anche il poslo carotideo: se il respiro ed il battito sono presenti, si potrà disporre la vittima in P.L.S. (Posizione Laterale di Sicurezza), se sarà presente solo il battito cardiaco si dovranno eseguire soltanto ventilazioni una ogni 5 sec.(10-12 al minuto), ricontrollando ogni minuto i segni di MO.TO.RE. fino alla ripresa completa della respirazione normale (che è di circa 10-20 atti al minuto).
• La rianimazione deve sempre cominciare con le compressioni salvo nel caso in cui si tratti di un annegato, persona con battito ma non con respiro, di un traumatizzato o di un infante: in questi casi si comincerà con 5 insufflazioni, per proseguire normalmente con l'alternanza compressioni-insufflazioni. Questo avviene perché in caso di trauma si presume che l'ossigeno presente nei polmoni dell'infortunato non sia in quantità sufficiente a garantire l'efficienza della circolazione sanguigna; a maggior ragione, a titolo precauzionale, si inizierà con le insufflazioni in caso la vittima sia un infante, in virtù del fatto che è presumibile che un infante, godendo di buone condizioni di salute, si trovi in stato di arresto cardiaco per cause dovute con maggiore probabilità a trauma o ad un corpo estraneo penetrato nelle vie aeree.

Il soccorritore smetterà il massaggio cardiaco esclusivamente se:
• si modificano le condizioni del luogo, che non diventa più sicuro;
• arriva l'ambulanza con medico a bordo o l'auto medica inviata dal 1.1.2.;
• arriva soccorso qualificato con una più efficace attrezzatura;
• è sfinito e non ha più forze (anche se in questo caso in genere si chiedono i cambi, che dovranno avvenire a metà delle 30 compressioni, in maniera tale da non interrompere il ciclo compressioni-insufflazioni);
• il soggetto riprende le funzioni vitali.


La Posizione Laterale di Sicurezza (PLS)
Se la respirazione torna ad essere presente, ma il paziente è ancora in stato di incoscienza e non si suppone un trauma, esso va posizionato in posizione laterale di sicurezza. Per far ciò bisogna flettere un ginocchio e portare il piede della medesima gamba sotto il ginocchio della gamba opposta. Bisogna far scivolare il braccio opposto alla gamba flessa sul terreno finché non sia perpendicolare al tronco. L'altro braccio va posto sul torace, in modo che la mano passi sul lato del collo. Successivamente il soccorritore deve porsi sul fianco che non presenta il braccio esteso esternamente, infilare il proprio braccio fra l'arco formato dalle gambe del paziente e con l'altro afferrare la testa.
Facendo leva sulle ginocchia, bisogna far rotolare delicatamente il paziente sul fianco del braccio esterno, accompagnando il movimento della testa. La testa va poi iperestesa e mantenuta in tale posizione sistemando sotto la guancia la mano del braccio che non tocca terra. Questa posizione ha lo scopo di mantenere le vie aeree pervie ed evitare che improvvisi getti di vomito occludano la cavità respiratoria ed entrino nei polmoni, danneggiandone l'integrità. Con la posizione laterale di sicurezza ogni liquido emesso viene espulso fuori dal corpo.
(VEDI FILMATO P.L.S. clicca QUI')
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BTLS BASIC TARAUMATIC LIFE SUPPORT - Infortunato con TRAUMA

Il B.T.L.S. è quell'insieme di manovre volte al supporto di base delle funzioni vitali in un paziente traumatizzato o politraumatizzato. Il BASIC TRAUMA LIFE SUPPORT in italiano Supporto Vitale di base al Traumatizzato (abbreviato anche con S.V.T.) è un protocollo di soccorso utilizzato e finalizzato al primo trattamento di infortunati che hanno subito un trauma. Nel caso in cui una persona abbia subito traumi a più di un apparato, si parla di politrauma. Se una persona ha tutti e quattro gli arti rotti, ma la cute non è lesa e non vi sono lesioni a vasi o nervi, non si tratta di politrauma. Il B.T.L.S. riprende in via generale il protocollo utilizzato dal B.L.S.
Il B.T.L.S. si divide in:
VALUTAZIONE PRIMARIA: (manovre di rianimazione del paziente)
1. Sicurezza ambientale (sicurezza dell'ambiente)
2. C: immobilizzazione della colonna vertebrale/cervicale - MO.TO.RE.- Compressioni
3. A + B: Pervietà vie aeree Insufflazioni - controllo delle emorragie
4. D: breve esame neurologico
5. E: esposizione
VALUTAZIONE SECONDARIA: ispezione del paziente in ogni parte del corpo e identificazioni delle lesioni associate al trauma.

1. Sicurezza ambientale:
L’operatore che interviene sul luogo dell’incidente deve sempre operare nei limiti di sicurezza, poiché solitamente gli scenari degli eventi traumatici sono fonte di potenziali pericoli: quando siamo sulla scena di un incidente con una persona a terra è fondamentale sapere le dinamiche di tale incidente (il soccorritore dovrà chiedere ai presenti informazioni dettagliate sull'accaduto). Se l'infortunato è anche traumatizzato il soccorritore dovrà avere cura di non spostare il corpo lesionato e, se obbligato, farlo con la massima cura (da ricordare che tutti i tipi di trauma in qualsiasi parte del corpo sono da considerare importanti durante la fase operativa).
Valutazione della coscienza:
• Non scuotere l'infortunato, ma comprimere solamente i trapezi ricordando sempre di chiamare ad alta voce la persona a terra.
2. FASE C: IMMOBILIZZAZIONE DELLA COLONNA VERTICALE sublussazione della mandibola (vedi foto), supponendo sempre una lesione del rachide cervicale. Effettuare poi la fase MO.TO.RE. e Polso per 10 sec. per capire se il soggetto respira e ha battito cardiaco e se mancanti iniziare, diverso dal BLS, con 5 insufflazioni, questo avviene perché in caso di trauma si presume che l'ossigeno presente nei polmoni dell'infortunato non sia in quantità sufficiente a garantire l'efficienza della circolazione sanguigna. Se le 5 insufflazioni risultino inefficaci effettuare le 30 compressioni.
3. FASE A & B – Insufflazioni
• Mantenendo la sublussazione del mento (vedi foto) dopo aver ispezionato la pervietà delle prime vie aeree, si effettuano le due insufflazioni.
Analizziamo le situazioni in un traumatizzato:
Se il respiro ed il battito sono presenti: somministrare ossigeno tramite mascherina e monitorare continuamente il paziente (saturazione, frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, pressione arteriosa).
Se il respiro è assente ed il battito è presente: ventilare con pallone ambu + ossigeno (vedi filmato BLS clicca QUI')
Se il respiro ed il battito sono assenti: RCP (rianimazione cardio/polmonare) 30:2

R.C.P. – compressioni e insufflazioni
• Le compressioni potrebbero subire degli importanti cambiamenti fino ad essere
sconsigliate del tutto: in occasione per esempio di un trauma toracico o di un trauma toracico penetrante.
Se il trauma non è toracico il soccorritore può procedere con le normali 30 compressioni
alternate alle 2 insufflazioni.

4. FASE D – ESAME NEUROLOGICO
Valutazione neurologica utile per interpretare correttamente l’evoluzione clinica dell’infortunato.
La disabilità neurologica deve essere analizzata mediante il sistema A.V.P.U..
A - ALERT (vigile e cosciente, può anche essere confuso).
V - VERBAL (risposta agli stimoli vocali).
P - PAIN (risposta solo agli stimoli dolorosi).
U - UNRESPONSIVE (non c'è risposta).
Chiamare subito il Servizio di emergenza sanitaria in caso riscontriate il livello P o U.

5. FASE E - ESPOSIZIONE
Controllo finale - Rimuovere il più possibile i vestiti dell'infortunato, sopratutto se bagnati. Effettuare un rapido esame, che parte dalla testa per arrivare ai piedi, alla ricerca di emorragie non viste in precedenza: ferite penetranti, contusioni, deformità, ustioni, capacità limitate di movimento degli arti e riduzione della sensibilità. Coprire con una coperta isotermica un distretto corporeo dopo averlo esaminato ed eventualmente curato. Chiamare subito il Servizio di emergenza sanitaria in caso di alterazione dello stato di coscienza con sanguinamento da un orecchio, di ferita penetrante, di amputazione, di ustioni estese, di fratture di ossa di braccio e gamba dello stesso lato e di deficit della sensibilità o del movimento degli arti.
Terminare la valutazione con il controllo dei parametri vitali.
CASI PARTICOLARI:
Il soccorritore non potrà oltremodo spostare l'infortunato, salvo che l'ambiente circostante non metta a repentaglio la sua vita: nel caso in cui il soccorritore trovasse un operaio caduto da un'impalcatura con il corpo rimasto sotto la trave pericolante, non si potrà agire in nessun modo per i seguenti motivi :
• Il soccorritore non può eseguire il BLS in una situazione che mette a rischio la propria incolumità
• Il soccorritore non può spostare la vittima traumatizzata
In questo caso chi opera il soccorso controllerà la scena a distanza di sicurezza e chiamerà il 1.1.2. Solo nel caso in cui la scena peggiori (esempio della trave pericolante che crolla sul corpo della vittima) si potrà spostare l'infortunato traumatizzato.
VALUTAZIONE SECONDARIA:

Protocollo d’intervento con paziente COSCIENTE
■ Controllo dei parametri vitali.
■ Immobilizzare il paziente con presidi appositi (collare e spinale+ragno).
■ Controllo e trattamento di altre lesioni associate.
■ Trasporto in ospedale, tenendo costantemente monitorati i parametri vitali.

Protocollo d’intervento con paziente NON COSCIENTE
■ Controllo dei parametri vitali.
■ Immobilizzare il paziente con presidi appositi.
■ Trattamento di altre lesioni e somministrazione di O2.
■ Trasporto rapido in ospedale tenendo costantemente controllati i parametri vitali ed essendo sempre pronti ad un’emergenza.

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PBLS INFANTE e BAMBINO (Pediatric Basic Life Support)

Il PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT, (PBLS) è una procedura di soccorso che ha lo scopo prevenire il danno anossico cerebrale favorendo la ripresa spontanea del circolo e della respirazione nei casi di arresto cardio-circolatorio. A differenza del comune Basic Life Support (BLS), il PBLS è dedicato ai pazienti in età pediatrica. Può essere praticato da chiunque senza l'ausilio di strumenti o farmaci e viene differenziato in base all'età del paziente:
• neonato: da 0 a 28 giorni
• infante: da 1 mese a 12 mesi
• bambino: da oltre 12 mesi alla pubertà (circa 10-11 anni)

Le cause che portano un arresto cardiaco in un infante sono molto diverse da quelle di un adulto :l'arresto cardiaco non è quasi mai un evento inatteso come nell’adulto, ma è lo stadio finale di una difficoltà respiratoria di molteplice origine o di uno shock che progressivamente portano all’arresto prima respiratorio e poi cardiaco.
Tra le cause più frequenti vi sono:
■ Ostruzione da corpo estraneo (cibo, giocattoli).
■ Traumi.
■ Annegamento.
■ Malattie respiratorie (difterite, laringiti, asma).
■ Malattie neurologiche.

Il soccorritore deve conoscere le differenze anatomo-fisiologiche dell'infante rispetto all'adulto per poter agire nel migliore modo possibile:
• la lingua è in proporzione più grande di quella dell’adulto e pertanto è più facile ostruzione delle vie aeree nel bambino non cosciente;
• le vie aeree alte e basse sono relativamente più strette e pertanto è maggiore la facilità di ostruzione da corpi estranei o da processi infiammatori (edema della glottide);
• la pervietà delle vie aeree si ottiene con estensioni moderate della testa piuttosto che con iperestensioni simili a quelle dell’adulto;
• la fibrillazione ventricolare è un ritmo di esordio dell’ACR molto raro (15% circa) rispetto all’adulto (95% circa) proprio per l’origine non cardiaca dell’evento.
Il vero problema per il soccorritore è rappresentato quando il giovane paziente si trova a “cavallo” fra le due fasce di età, nelle quali la scelta della tecnica da adottare diviene estremamente difficoltosa e comunque a discrezione del soccorritore che si trova sullo scenario.
Purtroppo il fallimento della scelta potrebbe compromettere l’esito delle manovre.
Comunque se si osserva che la R.C.P. non da esisti utilizzando le manovre da lattante è possibile passare immediatamente all’effettuazione delle manovre idonee al “bambino”.

PROTOCOLLO P-BLS

1. - Valutazione ambientale: ambiente idoneo ad effettuare un B.L.S.
Valutazione dello stato di coscienza, si esegue toccando (solletico sotto i piedi o pizzichi sull pancia) e chiamando il bambino. Se l'esito è negativo (non risponde agli stimoli) si deve immediatamente far chiamare da qualcuno il 1.1.2. e descrivere la scena nei minimi particolari. Nel mentre che la persona allerta il primo soccorso avanzato continuare con la procedura.
Nell'infante il capo deve rimanere in posizione di riposo SENZA iperestensione o estensione.
L’iperestensione della testa, fondamentale manovra per la pervietà delle vie aeree dell’adulto, è invece da evitare perché spesso peggiora la situazione.
È importante distinguere la movimentazione della testa in base all’età:
• da 0 a 1 anno: posizione neutra data la fragilità del rachide cervicale, la dimensione della lingua e la consistenza meccanica del sistema laringe, faringe e trachea.
• Da 1 anno alla pubertà: posizione di “estensione” (e non iperestensione) della testa dato il diminuire delle prerogative fisiologiche di cui al punto sopra.
2. Fase C → MO.TO.RE. + Polso Brachiale (per 10 sec)

- In assenza di segni di circolo e di respiro iniziare le 30 compressioni.La presenza di battito si rileva tramite il POLSO BRACHIALE e non carotideo mentre si guarda attentamente il movimento del torace (il tutto deve durare 10 secondi da contare ad alta voce).

- Se il bambino respira, ma è ancora incosciente, va messo in posizione laterale di sicurezza e ricontrollato periodicamente in attesa dei soccorsi.

- Se il bambino non respira ed è incoscente, vanno fatte 5 delicate ventilazioni bocca-a-bocca oppure con un pallone autoespandibile da 500 ml; se non cambia nulla si effettuano le 30 compressioni.
3. Fase A & B → Ispezione Cavo Orale Insufflazioni. Una volta esclusa la presenza di corpi estranei in bocca (o eventualmente già rimossi), continuare con le due insufflazioni.
R.C.P.Compressioni e insufflazioni.
Il rapporto tra compressione e insufflazione è di 30:2 con le compressioni ad un ritmo di
almeno 120 al minuto per una compressione di almeno 2 cm.
Se si è fatto precedentemente chiamare il 1.1.2. specificare ora che il bambino non respira e non ha battito. Se si è da soli nell'intervento chiamare ora il 1.1.2. tenendo il telefonino accanto a se in viva voce.
Nel neonato/infante posizionare il paziente su un piano rigido, ponendosi al suo fianco. Effettuare il massaggio con solo 2 dita, poggiate al centro del torace, perpendicolari allo sterno (figura sotto). L'altra mano sarà occupata a mantenere la posizione neutra della testa. (VEDI FILMATO BLS clicca QUI')
Nel bambino posizionare il paziente su un piano rigido, inginocchiandosi al suo fianco all'altezza del torace. Effettuare il massaggio con solo una mano poggiata al centro del torace, perpendicolare allo sterno (figura). L'altra mano sarà occupata a mantenere la posizione di estensione del capo. (VEDI FILMATO BLS clicca QUI')
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Le insufflazioni devono durare 1,5 secondi ciascuna con uguale durata della inspirazione e della espirazione.
Devesi, inoltre, porre grande attenzione alla dolcezza delle insufflazioni per evitare la distensione gastrica con rischio di rigurgito.
La quantità di aria da insufflare per ogni paziente non è standardizzabile per la variabilità dei pazienti stessi; pertanto, si devono insufflare quantitativi di aria sufficienti a dare ventilazioni efficaci (cioè in grado di far sollevare il torace).
Nel neonato/infante il soccorritore utilizzerà la BOCCA-NASO , nel bambino la classica BOCCA a BOCCA, non sarà necessario pertanto pinzare il naso.


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BLS DONNA IN STATO DI GRAVIDANZA
Il problema che più preoccupa i soccorritori è l'eventualità di rianimare una donna incinta per i dubbi relativi agli eventuali danni al feto che potrebbero derivare dall'esecuzione del massaggio cardiaco e dalla defibrillazione oltre che a dubbi sulle eventuali variazioni da porre in essere dovute alla diversa fisiologia di una paziente incinta.
Lo sviluppo di un bambino nella pancia di una donna rendono più critiche le manovre R.C.P. Infatti:
■ La presenza di tutta una serie di ormoni riducono le resistente vascolari che portano quindi ad un abbassamento medio della pressione arteriosa
■ L'aumento di volume e di peso dell'utero e del suo contenuto produce una compressione dell'aorta con necessità di una maggiore pressione per superare la quale la posizione supina utilizzata nel B.L.S. potrebbe portare ad una ipotensione.
■ Lo stesso aumento di volume comporta un innalzamento del diaframma ed una conseguente diminuzione della capacità funzionale respiratoria residua dal 10% al 25%. Questo, unito all'aumentato consumo di ossigeno causato dalla necessità di sopperire anche alla respirazione del feto porta a una più rapida evoluzione verso l'ipossia.
Fondamentale durante la fase operativa è l'evitare la posizione SUPINA in quanto l'utero gravido tende a comprimere la vena cava inferiore bloccando il ritorno venoso verso il cuore causando così uno shock ipovolemico (stato di shock causato dalla diminuzione acuta della massa sanguigna circolante causata da emorragia). Il soccorritore dovrà posizionare il corpo della donna in modo da inclinarlo di 30° o utilizzare un cuneo sotto il fianco destro per rialzarlo di circa 15 cm.

E' possibile anche la manovra di dislocazione dell'utero per evitare proprio questa compressione della vena cava inferiore. Durante le compressioni il soccorritore dovrà fare attenzione a tenere il punto di repere (punto di compressione) circa 2 cm sopra al classico punto di compressione.


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BLS-D con Defibrillatore Semiautomatico Esterno (AED)

Per BLS-D si intende Basic Life Support & Defibrillation ovvero il supporto di base alle funzioni vitali e la defibrillazione. Questa tecnica di primo soccorso comprende la rianimazione cardio-polmonare RCP, altre manovre a supporto delle funzioni vitali e l'uso del defibrillatore semiautomatico (A.E.D.).

PROTOCOLLO BLS-D
1. VALUTAZIONE situazione ambientale. Rilevare se nel posto dove si trova il soggetto non vi sono pericoli che interferiscano con l'operato: stabilità e sicurezza del terreno, incendio, fumo, gas, o qualsiasi altra situazione che possa rappresentare un rischio per la sua incolumità.
2. VALUTAZIONE della coscienza. Avvicinarsi all'infortunato, scuotere delicatamente le spalle se non è traumatizzato; stimolare i trapezi se è traumatizzato e contemporaneamente a voce alta dire :" Signore come va? riesce a sentirmi? Sono addestrato al primo soccorso, la posso aiutare?"
3. Se l'infortunato non risponde e pertanto non è cosciente fare allertare da qualcuno il numero unico di emergenza 1.1.2.
Assicurarsi che il soggetto sia in posizione supina (pancia in su) su di una superfice piana e rigida, allinearlo e scoprigli il torace. Sapendo di utilizzare un defibrillatore semiautomatico (A.E.D.) sarà necessario inoltre accertarsi che la superfice sia asciutta, che a contatto del paziente non ci siano oggetti conduttori di corrente e che lo stesso sogetto non sia bagnato (pertanto , se lo fosse, andrà opportunamente asciugato con teli).
4. FASE C : Effettuare manovra MO.TO.RE. & Polso
--> iperestendere il capo, visualizzare presenza di eventuali MOvimenti, di TOsse e di REspiro (MO.TO.RE.) tutti sintomi di presenza del respiro. Contestualmente è possibile auscultare il battito cardiaco attraverso il polso carotideo (nell'adulto comprimendo con i polpastrelli dell'indice e del medio il muscolo sternocleidomastoideo). Queste due valutazioni non devono superare i 10 secondi.
Appoggiare il carpo di una mano al centro del torace sulla metà inferiore dello sterno (punto di compressione, detto di repere), sovrapporre l'altra mano alla prima e, intrecciando le dita, assicurarsi che rimangano sollevate dal torace e non comprimano le costole. Porsi con le spalle in linea con il torace sul punto di compressione e con le braccia tese, comprimere praticando una pressione toracica di 5-6 cm; assicurarsi che ogni volta il torace ritorni nella sua posizione normale. Si dovranno effettuare 30 compressioni al torace, con una frequenza di almeno 100 massimo 120 al minuto.
5. FASE A & B: Pervietà delle vie aeree: accertarsi che in bocca non ci siano oggetti che possano impedire il passaggio dell'aria, se ci fossero toglierli evitando che finiscano più in profondità nel cavo orale. Accertarsi inoltre che la lingua non sia collassata occludendo le vie aeree, l'iperestensione del capo del soggetto evita questa eventualità. Porre una mano sulla fronte del paziente e con le due dita dell'altra mano iperestendere il capo del soggetto. Chiudere il naso del soggetto con il pollice e l'indice della mano che è posizionata sulla fronte, inspirare a debita distanza dalla bocca dell'infortunato, trattenere l'aria, insufflarla all'interno della bocca del soggetto aderendo bene alle sue labbra per circa un secondo (è sempre opportuno utilizzare almeno un fazzoletto, forandolo al centro in corrispondenza della bocca del soggetto, che impedisca il contatto pelle/pelle tra soccorritore e paziente).
Il rapporto tra compressioni e insufflazioni è di 30:2

6. Se si è da soli, si deve chiamare il numero unico di emergenza medica: 1.1.2. dopo la fase MO.TO.RE. & Polso, possibilmente tenendo il telefonino accanto a se in viva voce specificando: chi e dove si stà intervenendo e cosa ha il paziente, nonché specificando l'uso del defibrillatore.

7. Se il paziente non respira e non ha battito procurarsi o farsi procurare nel minore tempo possibile un defibrillatore semiautomatico esterno (AED); nell'attesa iniziare le compressioni (30) e insufflazioni (2) manualmente.
8. Con il defibrillatore semiautomatico eseguire questa procedura:
Estrarre le piastre
Applicare una piastra sulla parte superiore destra del torace nudo
Applicare la seconda piastra sulla parte inferiore sinistra del torace nudo
Il defibrillatore ANALIZZERA' la situazione e, tramite un interfono, vi dirà cosa fare.

Se l'annuncio consiglia una scarica, il soccorritore dovrà allontanare tutte le persone intorno e se stesso PRIMA della scarica, dicendo ad alta voce: 'Via io, via voi, via tutti' aiutandosi con la gestualità.
Nell'effettuare la scarica dire ad alta voce:'scarica'. Effettuata la scarica, il defibrillatore dirà al soccorritore cosa fare. Se necessario, con le placche che rimangono posizionate, si potrà effettuare la R.C.P.

Continuare questa operazione fino all'arrivo del personale medico specializzato.
(VEDI FILMATO BLS-D clicca QUI')




Fonte: Salvamento Roma
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