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Dopo la lezione che il NOSTRO ISTRUTTORE TI HA FATTO A SCUOLA, ora ti illustreremo tutta la procedura B.L.S. in dettaglio ..poi farai un FACILE test di dieci domande per valutare se per te è tutto chiaro, superato il test potrai scaricarti la LOCANDINA ELETRONICA sul tuo telefonino per non scordarti mai le procedure base per salvare la vita umana!

Un saluto da parte dalla SOCIETA' NAZIONALE di SALVAMENTO che grazie al protocollo di intesa con il provveditorato possimo sensibilizzare gli studenti degli Istituti secondari superiori alla SOCCORSO in termini lati.

(Basic Life support)

Con un soccorso pronto ed adeguato, chi è in arresto cardiaco può avere un’aspettativa di vita valida, sia per qualità che per quantità.

Come spendiamo i minuti che possono essere preziosi?
– Dobbiamo “comprendere” la gravità della situazione quando una persona vicina si sente male e chiamare il 118
– Dobbiamo gestire la chiamata al 118 per “attivare” un’ambulanza
– Dobbiamo mantenere le funzioni vitali finchè non arrivano i soccorsi avanzati (l’ambulanza, il medico, il defibrillatore…) E’ importante capire che questi “primi interventi possono essere messi in atto
DA CHIUNQUE
IN QUALSIASI LUOGO
SENZA L’AUSILIO DI MEZZI SPECIALI
purché siano messi in atto da chi è addestrato a farlo. La nostra “missione” è quindi mantenere le funzioni vitali per prevenire il danno anossico cerebrale. La mancanza di apporto di ossigeno alle cellule cerebrali produce lesioni che diventano irreversibili dopo circa 4-6 minuti di assenza di circolo.

BASIC LIFE SUPPORT
Cosa significa?
– È una sequenza di manovre (ratificate a livello mondiale) con l’obiettivo di prevenire i danni anossici al cervello
– Si effettua con precise valutazioni cui seguono precise azioni
– Si effettua su un paziente che non è cosciente, che non respira e che non ha circolo.
Sicurezza della scena
Sicurezza per il soccorritore
Sicurezza per il paziente
Sicurezza per le altre persone presenti
Se c’è pericolo ci mettiamo in sicurezza e se sono disponibili si usano guanti e maschera


La persona è cosciente?
Scuotere delicatamente la persona e chiamarla ad alta voce “Signore, signore mi sente?” SE RISPONDE: chiedo se va tutto bene, eventualmente chiedo aiuto.
SE NON RISPONDE: chiedo aiuto!!!
La persona respira? Il cuore batte?
Valuto se ci sono le funzioni vitali, con la manovra GAS per 10 sec. GUARDO se ci sono movimenti
toracici ASCOLTO se ci sono rumori
respiratori SENTO l’aria sulla mia guancia
Valuto nel frattempo se ci sono dei
segni di circolo: MO(movimenti) TO(tosse) RE(respiro)
NON respira e NON ha segni di circolo
Effettuo subito una chiamata al 118 per confermare l’arresto cardiocircolatorio
Posiziono le mani al centro del torace (linea intermammellare) e intreccio le dita per evitare compressioni sulle costole
Mi metto perpendicolare sul paziente con le braccia tese
Comprimo il torace in media di 5 cm e rilascio completamente dopo ogni compressione (1:1)
La frequenza è 100/min
Dopo le prime 30 compressioni toraciche
Apro le vie aeree iperestendendo il capo (o sollevando la mandibola se la persona ha subito dei traumi)
Effettuo 2 ventilazioni con la tecnica:
BOCCA-BOCCA
BOCCA-NASO
BOCCA-MASCHERA
INTERROMPO le manovre quando:
- Arrivano i soccorsi avanzati
- Ripresa delle funzioni vitali del paziente
- Raggiungo lo sfinimento personale
NON INIZIO le manovre quando sono di fronte ad un caso di:
- Maciullamento
- Decomposizione tissutale
- Carbonizzazione
- Decapitazione
MANOVRA DI HEIMLICH
Se una persona ha una OSTRUZIONE da CORPO
ESTRANEO cioè: Blocco del passaggio dell’aria ad opera
di un corpo solido, compresa la lingua,nelle vie aeree superiori
E’ un evento abitualmente testimoniato.
PARZIALE
Il paziente parla, tossisce e respira, ci sono dispnea ed eventuali sibili respiratori
COMPLETA
Il paziente non riesce a parlare, respirare e tossire,vediamo il segnale di soffocamento (mani alla gola), rapida cianosi e possibile perdita di conoscenza
COSA FARE:
Bisogna rimuovere il corpo estraneo che ostruisce il passaggio d’aria ai polmoni. porsi dietro il paziente
- applicare una mano stretta a pugno sotto la gabbia toracica, a livello epigastrico (sopra l’ombelico)
- afferrare la prima mano con l’altra, cingendo il paziente
- premere verso l’alto con spinte veloci e ripetute
 
 

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