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Greco Spagnolo
 

 

 
 
Anatomia  
 

Argomenti trattati:
1.1 Anatomia
1.2 Tessuti
1.3 Apparato respiratorio
1.4 Come calcolare la respirazione
1.5 Apparato cardio vascolare
1.6 Come calcolare il battito cardiaco



1.1 L'anatomia umana dal Greco ,ανατομή [anatomè], è principalmente lo studio scientifico della morfologia del corpo umano adulto. È suddivisa in anatomia macroscopica e anatomia microscopica. L'anatomia macroscopica (chiamata anche antropotomia) è lo studio delle strutture anatomiche che possono essere viste senza l'aiuto del microscopio. L'anatomia microscopica è lo studio delle strutture anatomiche minute assistito dal microscopio, ed include l'istologia (studio dell'organizzazione dei tessuti) e la citologia (studio delle cellule).
Il nostro corpo è formato da un insieme di tessuti di varia tipologia che combinandosi tra loro vanno a creare quelli che sono definiti organi, i quali, secondo dei legami strutturali ben specifici si uniscono tra di loro formando degli apparati o dei sistemi.
L’apparato è un insieme di organi funzionalmente e morfologicamente diversi tra di loro che non hanno la stessa derivazione embriologica (apparato digerente).
Un sistema invece è un insieme di organi funzionalmente e morfologicamente simili tra di loro che hanno la stessa derivazione embriologica (sistema nervoso).
Durante un soccorso il bagnino di salvataggio, come vedremo successivamente, deve dare priorità ai principali organi vitali, e in special modo durante la rianimazione cardio-polmonare deve conoscere l’apparato respiratorio e l’apparato cardio-vascolare.

1.2 Definizione di Tessuto:
In biologia si definisce tessuto un insieme di cellule, strutturalmente simili, associate per funzione. Costituisce un livello superiore di organizzazione cellulare, deputato a svolgere un ruolo determinante all'interno di un organismo.
Definizione di Organo:
L'organo è un'unità definibile morfologicamente costituita dall'associazione di tessuti diversi che svolgono funzioni tra loro integrate. Rappresentano parti spazialmente definite nel corpo, formano delle unità di lavoro specializzate e presentano rapporti, struttura e funzioni caratteristiche.
L'organo fa parte, ed opera, in un sistema o apparato, che riunisce organi differenti e che permette lo svolgersi in maniera coordinata del complesso di funzioni di più organi a seconda che abbiano o meno la stessa derivazione embriologica.
Sistema:
Per sistema si intende un insieme di organi che collaborano ad uno scopo comune ed omogenei per funzione e struttura.
Apparato:
Per apparato si intende un raggruppamento di organi che collaborano ad uno scopo comune e diversi sia per funzione che per struttura, e spesso anche per origine embriologica.

1.3 APPARATO RESPIRATORIO

L'apparato respiratorio comprende tutti gli organi che consentono all'aria di penetrare dall'ambiente esterno nell'organismo e giungere a contatto del sangue, consentendo quindi lo scambio gassoso ossigeno-anidride carbonica.
L’ossigeno entra all’interno del nostro corpo attraverso la cosiddetta fase dell’ispirazione. Tramite il sangue l’ossigeno viene apportato in tutte le nostre cellule, le quali a loro volta rilasceranno ai globuli rossi i cataboliti o prodotti di scarto, tra cui l’anidride
carbonica, che verrà eliminata anch’essa attraverso l’espirazione. Un atto respiratorio appunto è formato dall’inspirazione, la quale avviene grazie alla contrazione del muscolo del diaframma e di quelli intercostali interni ed esterni e l’espirazione quindi il conseguente rilasciamento dei muscoli, favorita anche dall’elasticità dei bronchi e dei polmoni.
L’atto respiratorio è una funzione automatica, infatti mentre dormiamo la respirazione continua come un atto involontario, quindi lo possiamo controllare solo per brevi periodi (apnea).

Dal punto di vista della struttura l'apparato respiratorio è costituito da:
• naso,
• faringe,
• laringe,
• trachea,
• bronchi,
• polmoni,
• pleura.

Naso: Vestibolo nasale e cavità nasali
Il naso è una piramide osteo-cartilaginea cava situata nel massiccio-facciale e sporgente per un terzo da esso. Nel naso iniziano i processi di riscaldamento e di umidificazione che termineranno solo a livello alveolare.

Faringe
La faringe è un organo che si estende dalla base del cranio fino alla sesta vertebra cervicale. Una sua funzione principale oltre quella di trasportare l'aria è quella di difendere dai virus in quanto all'interno di questo organo sono localizzate le tonsille .

Laringe
È l'ultimo tratto delle vie aeree superiori continuando con la faringe in alto e la trachea in basso. Permette il passaggio dell'aria, la fonazione tramite la vibrazione delle corde vocali ed è deputata alla protezione della trachea durante la deglutizione grazie all'epiglottide.

Trachea
La sua funzione primaria è di trasferire l'aria dall'esterno verso i polmoni.

Bronchi
Il bronco è la ramificazione terminale della trachea. La trachea termina dividendosi nel bronco sinistro e nel bronco destro. I due bronchi, di uguale struttura, si dirigono verso l'ilo polmonare dove si dividono ulteriormente per formare un'arborizzazione all'interno dei polmoni: l'albero bronchiale.

I Polmoni
Il polmone è l'organo essenziale per la respirazione. La sua principale funzione è di trasportare l'ossigeno atmosferico ai fluidi corporei come sangue o emolinfa, e di espellere anidride carbonica da essi all'atmosfera.
Questo scambio di gas è compiuto, nei vertebrati più evoluti, in un mosaico di cellule specializzate che formano delle piccole sacche d'aria chiamate alveoli. I bronchi entrando nei polmoni si suddividono e si ramificano costituendo quello che viene definito albero bronchiale. La ramificazione che va ad assumere un calibro sempre più esiguo giunge a quelli che sono definiti bronchioli terminali dove si inseriscono gli alveoli. Gli alveoli sono delle strutture sacciformi circondati da capillari dove hanno sede gli scambi gassosi dovuti a una differente pressione che crea l’alveolo in cui l’emoglobina, proteina del sangue, rilascia l’anidride carbonica e riceve l’ossigeno. All’interno dell’alveolo determinate cellule secernono specializzate sostanze tra cui il surfattante la quale impedisce all’alveolo di dilatarsi troppo durante l’inspirazione e collassare nell’espirazione, questi vedremo sarà molto importante durante la fase dell’annegamento .
Solo l’aria che ha raggiunto gli alveoli partecipa allo scambio gassoso, il rimanente occupa uno spazio che viene definito 'spazio morto anatomico'. Proprio grazie a questa zona che è possibile per un soccorritore praticare le manovre di rianimazione della respirazione .

Pleura
La pleura è una membrana che avvolge singolarmente ciascun polmone. Al suo interno troviamo il liquido pleurico fondamentale per permettere ai polmoni di dilatarsi negli scambi respiratori.


1.4 COME CALCOLARE LA RESPIRAZIONE
per calcolare la respirazione occorre valutare i seguenti fattori :

1. FREQUENZA:
La frequenza cardiaca è il numero di battiti del cuore al minuto. Insieme alla temperatura corporea, la pressione sanguigna e il ritmo respiratorio, è una delle funzioni vitali. A riposo la frequenza cardiaca di un essere umano adulto è di circa 70 bpm nell'uomo e di circa 75 bpm nelle donne, mentre nei neonati la frequenza a riposo è di circa 100-180 bpm.
La frequenza respiratoria (diversa da quella cardiaca) è il numero di atti respiratori compiuti al minuto. Nell’adulto normale a riposo è intorno alle 12/16 respirazioni al minuto. Se le frequenze respiratorie sono superiori a 28 o inferiori a 10 è da considerarsi come una situazione anomala che se persiste necessita di un soccorso medico avanzato. La frequenza varia anche a seconda del momento della giornata (di notte ad esempio si abbassa, mentre si alza dopo mangiato), ma anche uno stress, un’emozione improvvisa e soprattutto l’attività fisica causano un aumento dei battiti del tutto fisiologico. Per questo i valori andrebbero misurati a riposo.

2. RITMO :
Indica se le pulsazioni si susseguono in modo regolare o meno (ritmico o aritmico).
Viene considerata regolare quando l’intervallo tra gli atti respiratori è costante. Diviene irregolare quando varia l’intervallo tra le respirazioni. Un ritmo irregolare è quasi sempre dovuto da un alterazione neurologica e necessita di soccorso medico avanzato.

3. PROFONDITÀ:
Per profondità si intende il numero di muscoli coinvolti nella respirazione e quindi la quantità d’aria inspirata ed espirata: in fase di inspirazione normale si contraggono i muscoli intercostali e il diaframma, l’espirazione è un processo di rilasciamento di questi muscoli consentendo l’espulsione dell’aria dai polmoni. Forzando l’inspirazione per esempio durante uno sforzo fisico intervengono anche altri muscoli definiti “muscoli accessori inspiratori “ quali sternocleidomastoidei, i pettorali, i dentati anteriori, gli scaleni e il trapezio. Analogamente nell’espirazione intervengono oltre che gli intercostali, i muscoli addominali, il grande dorsale e il quadrato dei lombi. Se l’utilizzo di questa muscolatura accessoria persiste più del dovuto è necessario l’intervento di un soccorso avanzato.

4. RUMORE :
La respirazione normale è di norma un atto silenzioso. I rumori insoliti durante la respirazione possono indicare la necessita di soccorso medico avanzato:

• Respirazione Russante: la causa principale è data dalla base della lingua che si poggia sulla faringe , originando un'ostruzione parziale della respirazione;

• Respirazione Rantolante o Gorgogliante: il suono è simile all’acqua durante l’ebollizione; può presentarsi quando vi sono sostanze liquide nelle vie aeree (fasi dell’annegamento);

• Respirazione Gracidante: riproduce il suono emesso dagli uccelli, dovuto all’eccessiva contrazione dei muscoli della laringe causati per esempio da infiammazioni, allergie o infezioni. Anche questo rumore può sorgere in fase di annegamento;

• Respirazione Sibilante: il suono sibilante o Weezing è un fischio o sibilo, dovuto a una contrazione della muscolatura bronchiale che rende difficoltosa la fuoriuscita dell’aria durante l’espirazione; la respirazione può diventare tanto difficile da generare un senso di soffocamento che si può riscontrare in caso di asma bronchiale, infezioni polmonari o addirittura in casi più gravi di insufficienza cardiaca.



5. SIMMETRIA:
La normale respirazione è formata da una simmetrica espansione del torace in fase di inspirazione ed espirazione nonché da un adeguato utilizzo dei muscoli nella respirazione. Quando è presente asimmetria dei movimenti toracici è indice di respirazione patologica che indica spesso una grave condizione fisica e necessita di soccorso avanzato.

Sintomi di Respirazione inadeguata
La respirazione risulta inadeguata quando non soddisfa il fabbisogno metabolico, quindi necessita sempre di un soccorso. Si può riscontrare attraverso i seguenti sintomi:

• Movimenti della respirazione localizzati unicamente sulla parete addominale, senza una valida escursione toracica.
• Impiego dei soli muscoli del collo durante la respirazione.
• Rumori della respirazione.
• Frequenza respiratoria troppo rapida o troppo lenta.
• Respirazione molto superficiale o molto profonda.
• Colorito cutaneo bluastro (cianosi).
• Inspirazioni o espirazioni troppo prolungate.
• Affanno che limita o impedisce la capacità di parlare.
• Movimenti toracici assenti, minimi o non uniformi.

LA LINGUA:
Molti problemi respiratori sono causati dalla lingua. Se l’infortunato è privo di coscienza, i muscoli mandibolari e linguali si rilassano e determinano che la lingua si poggi sulla faringe ostruendo le vie respiratorie.

1.5 APPARATO CARDIO-VASCOLARE

L'apparato circolatorio o cardiovascolare è composto dal complesso cuore-vasi sanguigni, che possono essere arteriosi e venosi: arteriosi sono quelli che trasportano il sangue dal cuore alla periferia, mentre venosi sono quelli che riportano il sangue dalla periferia al cuore; i primi contengono sangue ricco di ossigeno e con molta pressione, i secondi contengono sangue ricco di anidride carbonica e con poca pressione. L'apparato cardiocircolatorio può essere considerato come un sistema idraulico a circuito chiuso, con il cuore che, fungendo da pompa, tiene in circolazione il sangue contenuto nei vasi.
Il cuore è un organo muscolare diviso in due metà tra loro indipendenti; ciascuna metà è suddivisa in due cavità, una superiore detta atrio e una inferiore detta ventricolo, le quali comunicano tra loro attraverso degli orifizi dotati di valvole, le atrio-ventricolari. La metà sinistra del cuore contiene sangue ricco di ossigeno mentre la metà destra contiene sangue ricco di anidride carbonica.
Dal ventricolo sinistro il sangue viene spinto nell'arteria principale, detta aorta, da cui si dipartono tutte le altre arterie che portano il sangue ricco di ossigeno nei tessuti dell'organismo. Questi vasi arteriosi, dopo essersi suddivisi fino a diventare capillari arteriosi e avere quindi ceduto ai tessuti ossigeno in cambio di anidride carbonica, diventano capillari venosi e, infine, vene che trasportano sangue povero di ossigeno e ricco di anidride carbonica al cuore nell'atrio sinistro (grande circolazione).
Dall'atrio destro il sangue povero di ossigeno passa nel ventricolo destro che lo spinge verso i polmoni attraverso l'arteria polmonare. L'arteria polmonare si ramifica nei polmoni e nei bronchi fino ad arrivare, sotto forma di capillari, a contatto degli alveoli polmonari, dove avviene lo scambio gassoso tra ossigeno e anidride carbonica.
Il sangue, ora nuovamente ricco di ossigeno, attraversa i capillari venosi polmonari che si raggruppano nelle vene polmonari, che a loro volta riportano il sangue nell'atrio sinistro del cuore (piccola circolazione).
Dall'atrio sinistro il sangue viene spinto nuovamente al ventricolo sinistro, il ciclo si chiude e può così ricominciare. I due apparati respiratorio e cardiocircolatorio sono fortemente collegati, si parla infatti di sistema cardiocircolatorio-respiratorio dividendo la circolazione in:
Piccola circolazione, quella che riguarda cuore-polmoni.
Grande circolazione, quella che riguarda cuore-periferia.

IN BREVE il cuore è la pompa che comanda tutto il sistema. Il ventricolo sinistro contraendosi, spinge il sangue arterioso, ricco di ossigeno verso tutto l'organismo e i tessuti periferici; qui il sangue cede ossigeno alle cellule e riceve l'anidride carbonica prodotta dal metabolismo e attraverso le vene torna al cuore, nell'atrio destro; da qui passa al ventricolo destro che lo spinge verso i polmoni.
Nei polmoni il sangue, entrando in contatto con gli alveoli polmonari, si libera dell'anidride carbonica e si arricchisce di ossigeno. A questo punto torna al cuore (atrio sinistro), viene nuovamente spinto al ventricolo sinistro ed il ciclo ricomincia.

1.6 COME CALCOLARE UN BATTITO CARDIACO:
Come detto in precedenza il cuore contraendosi spinge il sangue nelle arterie. Il passaggio del sangue all’interno di queste genera una dilatazione progressiva definita onda sfigmica. La percezione di questa dilatazione viene detta Polso.
Il polso è percepibile maggiormente in alcune zone del nostro corpo, il più comune e affidabile viene definito polso carotideo.
Per la rilevazione si utilizzano le dita della mano, generalmente indice, medio evitando di disporre le dita di piatto, ma utilizzando la punta di esse, si posizionano le dita anteriormente al muscolo sternocleidomastoideo sotto l’angolo della mandibola,
lateralmente alla trachea e alle cartilagini della laringe. Creando una leggera pressione verso l’interno per un numero ben definito di secondi si identificano tre caratteristiche fondamentali del polso:

FREQUENZA:
La frequenza del polso indica il numero di battiti cardiaci al minuto. La frequenza cardiaca varia a seconda di vari fattori quali l’età, il sesso, lo stato di agitazione, lo sforzo fisico, l’uso di sostanze stupefacenti, farmaci, temperatura corporea.
In un adulto a riposo è normalmente compresa tra i 60-80 battiti per minuto. Una frequenza superiore ai 100 battiti è definita Tachicardia , mentre una inferiore ai 60 battiti viene definita Bradicardia. Se però il battito cardiaco a riposo è al di sopra dei 120 battiti o inferiore ai 50 battiti al minuto, può considerarsi come segnale di una condizione che potrebbe necessitare un soccorso avanzato.
In un lattante la frequenza cardiaca è normalmente più veloce rispetto all’adulto, quindi compresa tra i 120-160 battiti al minuto; con valori tra i 180 o superiori necessitano di soccorso avanzato.
I bambini tra i 2 e gli 8 anni d’età hanno una frequenza cardiaca compresa tra 80-150 battiti al minuto; se superiori a 150 o inferiori a 80 potrebbero essere causate da gravi patologie quindi necessitano di soccorso avanzato.

RITMO:
Il ritmo è il tempo che intercorre tra un battito e l’altro; può essere regolare o irregolare. Il polso è regolare o ritmico quando gli intervalli tra i battiti sono costanti. Quando gli intervalli non sono costanti il polso è irregolare o aritmico.

AMPIEZZA:
Per ampiezza si intende la pressione esercitata dal flusso sanguigno sulla parete dell’arteria. Quando la forza con cui viene dilatata l’arteria è intensa il polso è pieno. Quando invece la pulsazione è fievole e sottile, si dice che l’infortunato presenta un polso debole.





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Fonte: Salvamento Roma
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